L’ USB Scuola Palermo denuncia la scandalosa gestione, da parte della Regione Sicilia, degli accordi Miur-Regione o “Progetti Por”. Con riferimento sia alla prima annualità 2009/2010 svoltasi tra maggio-dicembre 2010, sia alla seconda annualità 2010/2011, si rilevano le seguenti gravi criticità:
1) A distanza di due mesi dal termine della prima annualità molti lavoratori della scuola lamentano il mancato saldo finale, da parte delle scuole capofila, delle cifre da corrispondere per l’attività svolta. Si rileva inoltre come molte delle suddette scuole, oltre a non aver provveduto al saldo finale, risultano inadempienti anche in relazione al saldo del primo acconto che la Regione Sicilia ha già provveduto ad inviare alle scuole.
2) Constatiamo che ai lavoratori della scuola impegnati nelle attività previste sono stati applicati e fatti firmare, dalle scuole capofila, tipologie contrattuali differenti (co.co.pro. in alcuni casi, contratti di prestazione d’opera in altri), determinando trattamenti economici differenti e un caos generalizzato riguardo la tipologia contrattuale da applicare.
3) In relazione alla seconda annualità dei Progetti regionali (2010/2011), tardano ad avviarsi le procedure di nomina da parte degli Uffici Scolastici Regionali con il conseguente dilatarsi dei tempi di avvio dei progetti che determinerà, come nell’annualità precedente, l’accavallarsi dello svolgimento degli stessi con le procedure di nomina a tempo indeterminato e determinato da “graduatorie ad esaurimento” previste per il mese di Settembre.
L’Assessorato alla Pubblica Istruzione, le scuole capofila e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo si rimpallano le responsabilità, costringendo i lavoratori della scuola ad “elemosinare” ciò che gli spetta di “diritto”, nel silenzio totale dei sindacati concertativi (Cgil, Cisl, Uil e Snals) che hanno avallato come nuova panacea la soluzione tampone degli accordi Miur-Regione.
Troviamo scandaloso l’aberrante utilizzo di contratti parasubordinati all’interno della scuola pubblica per lo svolgimento di attività che rientrano pienamente nella normale gestione delle scuole, nonché l’utilizzo dei fondi europei, che dovrebbero essere dirottati per le esigenze delle “zone depresse”, per far fronte agli 8 miliardi di tagli e al licenziamento di 133.000 lavoratori della scuola voluti dal governo centrale.
Il personale della scuola (ATA e docenti) dopo aver contributo per anni al normale funzionamento del sistema di istruzione pubblica, si ritrova ad essere degradato nelle professionalità acquisite, costretto ad un’estenuante attesa per ricevere i compensi spettanti (4200 euro nette per 300 ore di attività, 14 euro all'ora), il tutto a causa della gestione superficiale, confusionale ed illogica dei Progetti Por da parte dell’Assessorato Siciliano alla Pubblica Istruzione.
Chiediamo all’Assessorato alla Pubblica Istruzione di intervenire nell’immediato per:
1) Sollecitare le scuole capofila a provvedere al saldo totale dell’ammontare che spetta ai lavoratori, svolgendo la propria funzione di controllo sulle reali attività svolte nelle scuole dagli stessi ed escludendo dalla seconda annualità le scuole inadempienti;
2) Chiarire la tipologia contrattuale da applicare ai lavoratori della scuola, per evitare trattamenti economici differenti ed aprire un’ulteriore “guerra tra poveri”;
3) Avviare le procedure necessarie per consentire le nomine relative alla seconda annualità, consentendo l’avvio dei Progetti 2010/2011.
Comunicato versione PDF
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